Epilogo: Netflix, a furor di popolo, ritira l’ignominia.
Prologo: Netflix, tramite il signor Cannarsi (dal cognome profetico e già distruttore di versioni italiane di film dello studio Ghibli) ha rovinato la più importante (senza forse) opera di animazione degli ultimi decenni. Una cosa su tutte, per problemi di spazio: l’esimio, che già collaboró al primo adattamento televisivo italiano di Evangelion (serie andata in onda dal 2000 su MTV, cinque anni dopo l’uscita in Giappone) oggi cambia idea ed usa, tra le altre cose, il termine “Apostolo” al posto di “Angelo”, perché???
È una modifica sostanziale, non cosmetica; vero, “shito” significa più o meno “Apostolo”, ergo? Conosce il giapponese, saprà forse anche tradurre (ho i miei dubbi) ma non sa adattare. L’adattamento è un serio lavoro di MEDIAZIONE CULTURALE, non lo sfoggio di stilemi. Evangelion è un manga, e un anime, complesso, con molti riferimenti al simbolismo cabalistico ebraico e una forte introspezione psicologica dei personaggi, credo fermamente che a suo tempo lo Studio Gainax, che creò la serie, abbia imposto delle linee guida per gli adattamenti extra nipponici, anche d’accordo con Hideaki Anno, autore del manga. Netflix non impone linee guida culturali ma di profitto, ecco perché da lì esce sempre rumenta. Credo anche possano essere ritenute inutili, signor Cannarsi, le sue interviste esegetiche su scelte semantiche et coetera, ha toppato punto e basta e sa perché? I classici non si stravolgono. Detto questo:
È una modifica sostanziale, non cosmetica; vero, “shito” significa più o meno “Apostolo”, ergo? Conosce il giapponese, saprà forse anche tradurre (ho i miei dubbi) ma non sa adattare. L’adattamento è un serio lavoro di MEDIAZIONE CULTURALE, non lo sfoggio di stilemi. Evangelion è un manga, e un anime, complesso, con molti riferimenti al simbolismo cabalistico ebraico e una forte introspezione psicologica dei personaggi, credo fermamente che a suo tempo lo Studio Gainax, che creò la serie, abbia imposto delle linee guida per gli adattamenti extra nipponici, anche d’accordo con Hideaki Anno, autore del manga. Netflix non impone linee guida culturali ma di profitto, ecco perché da lì esce sempre rumenta. Credo anche possano essere ritenute inutili, signor Cannarsi, le sue interviste esegetiche su scelte semantiche et coetera, ha toppato punto e basta e sa perché? I classici non si stravolgono. Detto questo:
-Netflix ha ritirato la serie per evitare mancati profitti, non per amor di filologia.
-Gli anime giapponesi vanno goduti in giapponese “sub eng” (non sapete l’inglese? Studiatelo.), perché gli adattamenti italiani hanno sempre quel retrogusto di sagrestia borghese, di snobismo dei poveri, di Dolce Vita sbiadita, di congiuntivo evaporato.
Per quanto riguarda Evangelion, se non avete, come me, la versione che MTV, nella sua era di lucidità trasmise ormai quattro lustri or sono, cercatela. Anche se non è il massimo (visto che c’è anche il Cannarsi), è la migliore che potrete trovare in italiano.
Nessun commento:
Posta un commento